Teatro di figura e narrazione

Il ritorno di Irene

scritto e diretto da

Gigio Brunello e Gyula Molnar

Scrivere uno spettacolo per bambini che parli della guerra in generale e della Prima Guerra è un esercizio non da poco. Dimentica le trincee, le bandiere, le ragioni degli uni e degli altri, i vincitori e i vinti, le imprese eroiche , le leggende cresciute nel tempo , l’ipocrisia scritta sui monumenti. A questo ci pensano le ricerche storiche e le celebrazioni (ufficiali) che cercano  una ragione  là dove ragione non c’è. La Prima Guerra fu una catastrofe sotto tutti i punti di vista. Noi abbiamo scelto di raccontarla dando voce non agli uomini ma alle case. Protagoniste de ‘ Il ritorno di Irene’ sono le case abbandonate dagli sfollati in zone di guerra, le case rimaste vuote, come vuote sono le stalle e i nidi sugli alberi. E così stalle, case  e nidi si mettono in cammino attraverso la notte per fuggire alla guerra e ritrovare i loro abitanti. La farmacia, l’osteria, la casa della piccola Irene, il cinema muto, la cuccia di Bobi, la stalla di Nerina scenderanno ai binari in attesa di un treno che riporti chi non c’è e saliranno sopra il monte a rifar paese e a raccontarsi storie nell’attesa.

‘Per le case il tempo è un’altra cosa che per gli esseri viventi. I calendari appesi in cucina si fermano il giorno che son state abbandonate’

 

 

                             

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